8 febbraio 2015

Pagare con bancomat carta di credito i mobili e usufruire del bonus è possibile?

Molti contribuenti, in relazione all'uso del bancomat o della carta di credito all'atto del pagamento per l'acquisti di mobili e elettrodomestici, si chiedono se perderanno la detrazione di imposta.


Ci si chiede, in sostanza, quali siano i mezzi di pagamento consentiti e quali, al contrario, siano vietati, qualora si voglia usufruire correttamente del bonus e della detrazione di imposta per l'acquisto di mobili e elettrodomestici previsto dalla normativa fiscale (c.d, Bonus Mobili)
 
Ormai il bancomat, come strumento di pagamento, sopratutto per beni di un certo valore, è molto utilizzato dai contribuenti. Pagando con il bancomat elettrodomestici o mobili e arredi per i quali si intende usufruire della relativa detrazione fiscale si è in regola o si commette un errore che comporta la perdita della detrazione? 

A tal fine ci viene in aiuto proprio l'Agenzia delle Entrate che, con la Circolare n. 29/E del 18 Settembre 2013, chiarisce che assieme al bonifico bancario o postale è consentito pagare anche con Carta di credito o Bancomat.
Il contribuente potrà sempre dimostrare, attraverso la fattura o lo scontrino di acquisto e conservando la documentazione che certifica l'avvenuto addebito nel proprio conto corrente, la regolarità dell'operazione di acquisto. 

Si ricorda che lo scontrino per l'acquisto di mobili e elettrodomestici, qualora si voglia usufruire della detrazione di imposta, deve sempre contenere la natura, la qualità e la quantità dei beni comprati. 

Una cosa che si sono chiesti in molti è se vale ugualmente un semplice scontrino che non riporta il codice fiscale dell'acquirente. Anche in questo caso l'Agenzia delle Entrate si è pronunciata in modo affermativo con la Circolare n. 11/E del 21 Maggio 2014, affermando, in sostanza, che anche se nello scontrino non si riporta il codice fiscale dell'acquirente la detrazione è sempre leggittima qualora l'operazione sia comunque riconducibile al titolare del bancomat o della carta di credito attraverso la lettura di altri dati, come il nome dell'esercente in cui si è effettuato l'acquisto, la data e l'ora dell'acquisto e la verifica che tutti questi dati corrispondono ai dati del pagamento del titolare della carta. 

Attenzione allo scontrino poichè il requisito della natura del bene, della qualità e della quantità è sempre richiesto pena la perdita al diritto di godere della detrazione di imposta.


QUESTO POST E' STATO SCRITTO DA: 
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FRANCESCO PINNA, PROFESSORE DI ECONOMIA E DIRITTO, TRIBUTARISTA E BLOGGER PROFESSIONISTA, CHE HA SCRITTO PIU' DI DUEMILA ARTICOLI SU ARGOMENTI QUALI FISCO, DIRITTO TRIBUTARIO, ECONOMIA  E, INFINE, ARTICOLI SULLA SUA GRANDE PASSIONE, IL CINEMA. 

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