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Spese per alberghi, ristoranti, bar per la rappresentanza per professionisti


Il professionista di solito sostiene, nell'esercizio dell'attività professionale, spese presso alberghi, bar e ristoranti per lui e per i suoi clienti. Come vanno dedotte tali spese dal reddito



Quali sono le spese di rappresentanza?

Le spese di rappresentanza sono quelle che il professionista (avvocato, commercialista, tributarista, agronomo, ingegnere o architetto ecc) sostiene, nell'esercizio dell'attività professionale, nei confronti di clienti o fornitori o simili. 
Non ha importanza se tale spese viene sostenuta nel comune in cui ha la sede lo studio del professionista o in altro comune. Attenzione a non confondere tali spese con quelle  di trasferta che sono quelle che il professionista sostiene per se stesso soltanto al di fuori del comune in cui ha sede la sua attività. 

Dedurre le spese di rappresentanza per il 2015
Oltre alle spese per ristoranti, bar e soggiorni in albergo il professionista può sostenere spese per l'acquisto di beni destinati a essere donati gratuitamente ai propri clienti o fornitori. Oltre ai beni, inoltre, il professionsita può acquistare delle prestazioni di servizi poi rese gratuitamente verso clienti e fornitori o altre persone comunque collegate all'attività professionale. 
Insomma, possiamo riassumere le spese di rappresentanza in alcune frequenti tipologie ricorrenti

a) omaggi verso clienti e fornitori o simili
b) spese per il soggiorno in alberghi, per pranzi o colazioni in bar e ristoranti
c) spese per spettacoli 
d) spese per viaggi offerti dal professionista ai propri clienti
e) spese per l'acquisto di quadri, sculture, oggetti d'arte, di antiquariato o da collezione.

Quale documentazione conservare e come detrarre le spese di rappresentanza. 

Naturalmente occorre sempre conservare la fattura o un documento equivalente relativa all'acquisto dei beni e servizi. Attenzione quindi alle frequenti spese presso i bar poichè non è sufficiente lo scontrino fiscale normalmente rilasciato dai gestori ma occorre un documento intestato al professionnista.

Dal punto di vista della deducibilità irpef la spesa sarà deducibile nel limite dell'1% dei compensi annui dichiarati. 
Ai fini Irap la percentuale di deducibilità è uguale a quella prevista per l'irpef, ovvero l'1% dei compensi annui dichiarati. 
Ai fini Iva occorre distinguere tra le spese per ristoranti, alberghi e bar dalle altre spese per rappresentanza. Le prime sono soggette a iva  ma la stessa è sempre totalmente indetraibile. Per le altre tipologie, (omaggi, regali di piccoli oggetti ecc) l'iva è totalmente indetraibile ad eccezione di quei beni il cui costo unitario non eccede i 50 euro (limite aumentato dal vecchi 25,82 euro dal Decreto legislativo sulle semplificazioni fiscali 2015). In tal caso, poichè l'iva è detraibile, occorre sempre la registrazione della fattura nel registro delle fatture di acquisto. 


QUESTO POST E' STATO SCRITTO DA:
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FRANCESCO PINNA, PROFESSORE DI ECONOMIA E DIRITTO, TRIBUTARISTA E BLOGGER PROFESSIONISTA, CHE HA SCRITTO PIU' DI DUEMILA ARTICOLI SU ARGOMENTI QUALI FISCO, DIRITTO TRIBUTARIO, ECONOMIA . 

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3 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. ma se si tratta di professionista in regime forfetario, quali spese può portare in deduzione dal reddito?

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    1. Nessuna visto che nel regime forfettario la deducibilità dei costi è stabilita forfettariamente in base a delle tabelle di appartenenza.

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