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Spese per l'acquisto di beni usati e servizi da privati privi di partita iva


Spesso un professionista acquista beni come auto e computer usati o servizi presso privati non titolari di partita iva. Tale spesa è deducibile? In che misura e quale documentazione occorre?


Capita davvero spesso che un professionista debba acqustare un bene come l'auto usata a seconda mano presso un privato non titolare di partita iva. Questo vale anche per i mobili di ufficio o attrezzature dal lavoro quali i computer o le stampanti da lavoro. Ci si chiede se tale spesa possa essere dedotta dal reddito professionale e cosa occorre come documentazione dato che il venditore senza partita iva non potrà emettere una regolare fattura. Questo vale anche per la vendita di servizi qualora chi esegue la prestazione sia sprovvisto di partita iva e si tratti di semplici prestazioni di lavoro autonomo occasionali.

Come dedurre beni usati e servizi occasionali
Non è soltanto il caso di privati privi di partita iva ma anche quello di enti non commerciali che operano nell'ambito delle loro attività istituzionali.
Naturalmente, un privato non è abilitato alla vendita di beni e servizi. Per cui deve trattarsi di vendita occasionale. In tal senso non sarà credibile una serie di ricevute che si susseguono nel tempo in relazione all'acquisto di beni dallo stesso privato poichè si prefigurerebbe una attività di vendita abituale e lo stesso soggetto sarebbe tenuto agli stessi obblighi contabili dei titolari di partita iva.

Quale documentazione occorre allegare per dedurre i costi del professionista?

Poichè chi vende il bene o chi presta il servizio non è titolare di partita iva il documento non sarà una fattura ma una ricevuta sottoscritta dallo stesso privato venditore. Nella ricevuta è consigliabile che il privato annoti di non essere soggetto iva in quanto si tratta di una operazione eseguita i via del tutto occasionale e si dovrà mettere una marca da bollo di euro 2.00 qualora si tratti di importi superiori a euro 77.47.


Esempio di ricevuta emessa da un privato per la vendita di un'auto


Dati del privato che vende l'auto
Dati del professionista che acquista l'auto

Ricevuta di pagamento
Dichiaro di aver ricevuto la somma di euro 3.000 per la vendita dell'auto (descrizione autovettura)
Dichiaro sotto mia responsabilità di aver svolto tale attività in via meramente occasionale e di non essere tenuto agli obblighi Iva, ai sensi dell'art. 1 e 5 del Dpr 633/1972
Importo lordo ------------------ Euro 3.000
Importo corrisposto ------------Euro 3.000

Data
Firma del privato che vende l'auto e Marca da bollo da 2,00 euro in caso di importo superiore a 77.47

Esempio di ricevuta emessa da un privato per una prestazione occasionale


Dati del privato che esegue la prestazione
Dati del professionista che acquista il servizo

Ricevuta di pagamento
Dichiaro di aver ricevuto la somma di euro 2.400 al netto della ritenuta d'acconto per la prestazione  (descrizione accurata della consulenza o del servizo reso al professionista)
Dichiaro sotto mia responsabilità di aver svolto tale attività in via meramente occasionale e di non essere tenuto agli obblighi Iva, ai sensi dell'art. 1 e 5 del Dpr 633/1972

Importo lordo ------------------ Euro 3.000
Ritenuta d'acconto 20%----------Euro 600
Importo corrisposto -----------Euro 2.400
Data
Firma del privato che esegue la prestazione occasionale e Marca da bollo da 2,00 euro in caso di importo superiore a 77.47


Deduzione irpef, irap e iva degli acquisti da privati.

Ai fini irpef gli acquisti di beni e servizi sono deducibili nella stessa misura in cui lo sono gli stessi acquisti fatti presso soggetti Iva. Se si acquista un computer da un privato sarà interamente deducibile perchè questa è la normale deducibilità se avessimo acquistato il computer presso un normale rivenditore. Se acquistiamo un'auto da un privato sarà deducibile per il 40% delle quote di ammortamento calcolate sul prezzo corrisposto al venditore. Come abbiamo visto negli esempi di ricevuta di un privato avremo la ritenuta d'acconto soltanto nel caso di prestazioni di servizi rese nell'ambito di un lavoro autonomo esercitato occasionalmente. Nessuna ritenuta d'acconto sarà posta nel caso di vendita di un bene come il computer o l'automobile. 

Ai fini Irap la spesa è deducibile come se il bene fosse stato acquistato presso normali rivenditori autorizzati mentre il compenso pagato a un privato per prestazioni di lavoro autonomo occasionale sarà totalmente indeducibile. 

Ai fini Iva, come si vede dagli esempi, non vi è iva in fattura poichè si tratta di operazioni escluse da iva. Per cui non è obbligatoria la registrazione negli appositi registri.


QUESTO POST E' STATO SCRITTO DA:
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FRANCESCO PINNA, PROFESSORE DI ECONOMIA E DIRITTO, TRIBUTARISTA E BLOGGER PROFESSIONISTA, CHE HA SCRITTO PIU' DI DUEMILA ARTICOLI SU ARGOMENTI QUALI FISCO, DIRITTO TRIBUTARIO, ECONOMIA . 

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1 commento:

  1. Salve, ho chiuso partita iva il 23 gennaio 2015, mi sono autofatturata ad uso personale le rimanenze di magazzino pagando la relativa iva;a febbraio mio marito ha aperto una sua partita iva ed io da privato gli ho rilasciato tale merce con ricevuta da privato per euro 8300,00 ma che naturalmente non mi è stata pagata essendo noi in comunione dei beni con conto corrente cointestato e tale operazione è stata fatta unicamente per essere lui in regola con il suo magazzino:chiedo se nella mia dichiarazione dei redditi devo ugualmente inserirla nel rigo RL avendo già pagato l'iva e non avendo ricevuto nessun compenso su questo importo...grazie in anticipo

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