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La deducibilità delle spese relative al conto corrente per professionisti e lavoratori autonomi


Qualunque professionista o lavoratore autonomo sostiene delle spese per la tenuta del proprio conto corrente bancario. Vediamo in che misura sono deducibili tali spese e secondo quali modalità. 




Quali sono le spese bancarie deducibili? 

Si tratta delle spese che ogni professionista sostiene, e che gli vengono trattenute dalla banca, per l'uso del conto corrente che usa per gli incassi e i pagamenti relativi alla propria attività. Attenzione, in linea di massima non occorre che il conto corrente sia dedicato esclusivamente all'attività professionale o di lavoro autonomo. Poi vedremo come cambiano, in tal caso, le percentuali di deducibilità. 
Per ora ci basti sapere che le spese in oggetto sono riferibili alle seguenti voci: 

Spese di tenuta del conto corrente,
Spese relative alle commissioni bancarie,
Spese imputate dalla banca per massimo scoperto,
Spese relative al noleggio di cassette di sicurezza,
Spese relative a servizi di pagamento delle utenze,
Spese sulle commissioni per fideiussioni non finalizzate all'ottenimento di finanziamenti 

Quale documenti conservare per la corretta deduzione delle spese? 

Il professionista dovrà sempre conservare e esibire, in caso di controllo e richiesta di esibizione dei documenti, la distinta bancaria di addebito delle spese o l'estratto del conto corrente bancario. Alcune informazioni potrebbero essere contenute, in dettaglio, nel contratto di conto corrente stipulato con l'istituto di credito. 

In che misura le spese bancarie sono deducibili dal reddito? 

Per conoscerne la percentuale di deducibilità occorre verificare se il conto è dedicato interamente all'attività professionale oppure è usato promiscuamente (attività professionale e attività privata).

Dedurre le spese del conto corrente per professionisti
Ai fini della deducibilità irpef delle spese la questione è importante poichè se si tratta di conto corrente dedicato all'attività le spese sono interamente deducibili, al contrario la deducibilità scende al 50%. Le tipologie di spesa prima citate sono tutte deducibili ai fini irpef. 

Ai fini irap occorre distinguere tra le diverse tipologie di spesa poichè sono deducibili soltanto le commissioni bancarie, le spese per le cassette di sicurezza, i servizi di pagamento delle diverse utenze e le commissioni per fideiussioni non legate all'ottenimento di un finanziamento. Le commissioni di massimo scoperto e le spese generali di tenuta del conto non sono deducibili ai fini irap. 

Per quanto riguarda l'iva, le spese di tenuta del conto corrente bancario sono esenti da iva e non sono documentate da fattura. Non vi è dunque detrazione ne obbligo di registrazione ai fini iva. 


QUESTO POST E' STATO SCRITTO DA:
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FRANCESCO PINNA, PROFESSORE DI ECONOMIA E DIRITTO, TRIBUTARISTA E BLOGGER PROFESSIONISTA, CHE HA SCRITTO PIU' DI DUEMILA ARTICOLI SU ARGOMENTI QUALI FISCO, DIRITTO TRIBUTARIO, ECONOMIA . 

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2 commenti:

  1. Buongiorno, la banca è tenuta a emettere fattura per le spese relative indicando esenzione iva? o ai fini di deducibilità è necessario spuntare voce per voce le spese sostenute da estratto conto? Grazie

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  2. buongiorno, le spese che affrontiamo con la banca per la tenuta di un conto corrente, la banca se li mette in tasca, e non paga le tasse su quelle entrate?

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