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La deduzione dei contributi previdenziali inps e inail in dichiarazione dei redditi


Quali sono i contributi previdenziali inps e inal che possono essere dedotti e quali non possono esserlo perchè la legislazione fiscale lo vieta espressamente.


Il testo unico consente ai contribuenti la deduzione dei contributi previdenziali versati durante l'anno. Occorre capire esattamente quali somme siano deducibili e come inserirle correttamente nella dichiarazione dei redditi.
La possibilità di dedurre i contributi previdenziali e assistenziali versati è espressamente prevista dal Tuir, (Art. 10, comma2, lettera e).
Si tratta delle somme versate all'inps o alla gestione pensionistica a cui appartiene il lavoratore. Oggi, come sappiamo, l'inps ha inglobato nella sua gestione altre forme pensionistiche prima autonome come l'inpdap.
In ogni caso, a prescindere dalla gestione a cui si sono versati i contributi, sia che si versino in ottemperanza alla legge sia che si tratti di contributi volontari, essi, a parte alcune eccezioni che vedremo tra poco,sono sempre deducibili dal reddito imponibile dichiarato.

I principali contributi previdenziali e assistenziali deducibili in dichiarazione dei redditi.


a) i contributi versati al servizio sanitario nazionale Circolare 12.06.2002 n. 50, risposta 3.5
b) i contributi versati alla Gestione Separata Inps
c) i contributi agricoli unificati versati all'inps Circolare 15.05.1997 n. 137, risposta 4.2.1
d) i contributi versati in modo volontario alla gestione a cui si appartiene ( si pensi ai contributi per il riscatto degli anni di laurea;
e) i contributi versati all'inail per l'assicurazione casalinghe Circolare 7.06.2002 n. 48, risposta 1.7
f) i contributi versati dal coniuge superstite che vuole godere della reversibilità della pensione del coniuge defunto, qualora debba contintuare a versare i contributi intestati al defunto per ottenere la reversibilità stessa. Risoluzione 28.04.2009 n. 114
g) i contributi versati dai biologi in modo volontario all'enpab, qualunque sia il motivo che ha dato origine ai versamenti (riscatto dei corsi di laurea piuttosto che ricongiunzione di periodi assicurativi maturati altrove) Risoluzione 3.03.2011 n. 25

Attenzione perchè per la corretta deduzione dei contributi appena citati occorre sempre dotarsi della corretta documentazione che vedremo alla fine dell'articolo.
In ogni caso si ricorda che l'agenzia delle entrate consente la regolare deduzione anche qualora i contributi siano stati versati per dei familiari fiscalmente a carico. In tal caso possono essere sempre dedotti da chi li ha materialmente sostenuti.


I contributi previdenziali che non possono essere mai portati in deduzione dal reddito.

Nello specifico abbiamo i seguenti divieti:

a) Non sono deducibili le somme che un soggetto versa all'inps per avere l'abolizione del divieto di cumulo tra pensione di anzianità e attività di lavoro. Circolare 10.06.2004 n. 24, risposta 7
b) i contributi versati per regolarizzare periodi pregressi Circolare 10.06.2004 n. 24, risposta 7
c) i titolari di assegno di ricerca non possono dedursi i contributi versarti alla gestione separata. Il divieto opera sia per il titolare dell'assegno di ricerca sia per il genitore che abbia eventualmente versato l'assegno perchè si è posto a carico fiscalmente il figlio. Circolare 13.05.2011 n. 20, risposta 5.5


Documentazione che occorre conservare per la corretta deduzione dei contributi previdenziali.

L'agenzia è più volte intervenuta sulla questione della documentazione da allegare alla dichiarazione dei redditi per dimostrare la corretta deduzione in caso di accertamenti da parte del fisco. Ricordiamo, dunque, che occorre sempre conservare i seguenti documenti:

a) Per il contributo pagato al servizio sanitario nazionale all'interno dell'assicurazione auto (RCA) occorre la quietanza del premio pagato (La ricevuta rilasciata dall'agenzia di assicurazione)
b) Per i contributi versati a forme di gestione separate occorre conservare la ricevuta relativa ai versamenti (bancaria o postale).
c) Per il contributi dell'assicurazione casalinghe versato all'inail occorrono le ricevute dei versamenti volontari effettuati durante l'anno.
d) Per i contributi versati alla gestione separata dal datore di lavoro occorre la certificazione del sostituto di imposta che attesta il corretto versamento degli stessi.
e) per tutti gli altri contributi è sufficiente la semplice ricevuta del versamento.


QUESTO POST E' STATO SCRITTO DA:
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FRANCESCO PINNA, PROFESSORE DI ECONOMIA E DIRITTO, TRIBUTARISTA E BLOGGER PROFESSIONISTA, CHE HA SCRITTO PIU' DI DUEMILA ARTICOLI SU ARGOMENTI QUALI FISCO, DIRITTO TRIBUTARIO, ECONOMIA . 

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7 commenti:

  1. Salve, sono una ex dipendente, in attesa di maturare il diritto a pensione. Entro il 2016, pagherò i contributi volontari. Nel 2016 non avrò reddito, ma siccome i contributi volontari, sono deducibili, Vorrei sapere se nel 2017, potrò fare la dichiarazione dei redditi? Se sì, quale modello dovrò usare? Grazie.

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    1. La domanda non è chiarissima. In linea di massima, in assenza di reddito e dunque di imposta, non è possibile applicare detrazioni e deduzioni perchè l'effetto sarebbe nullo. Solo nel caso (raro) in cui si ha diritto ad un credito di imposta il contribuente potrebbe fare la dichiarazione in presenza di imposta pari a zero e ottenere in restituzione il credito stesso.

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    2. Buongiorno, mia moglie ha lavorato 3 mesi ed ha avuto un cud di 1455 euro, lei è anche proprietaria al 100% della casa dove viviamo, non abbiamo altri beni, le chiedo se posso averla ancora a carico e in caso affermativo vorrei sapere come e dove verrà denunciata la somma riportata nel cud (lavoro dipendente)grazie

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  2. Buonasera, vorrei una consulenza per quanto riguarda la presentazione di un durc scaduto. Sono un artigiano edile e mi avvalgo della collaborazione di un altro artigiano per eseguire i lavori presso privati. Durante l'ultimo lavoro, sul cantiere sono intervenuti i carabinieri dell'ispettorato del lavoro, che hanno chiesto di fornire all'ispettorato del lavoro i nostri rispettivi durc. Il mio è in regola, ma mi sono accorto che quello del mio collaboratore (diciamo subappaltatore) non lo è (lo ha falsificato modificando la data), considerato che il lavoro l'ho preso io, e che mi devo presentare io all'ispettorato del lavoro con la documentazione richiesta, cosa rischio? grazie.

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  3. Per gentilezza ho preso la disoccupazione da gennaio a marzo poi ho trovato lavoro 2017 e tuttora lavoro per lo stesso datore per i2cud devo fare il730?grazie mille per una gentile risposta

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  4. Salve,avrei bisogno di aiuto per capire se gli addizionali regionali trattenuti a dicembre siano corretti

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  5. Salve pongo la seguente domanda facendo un breve preambolo.
    Nell'anno 2019 ho aderito alla rottamazione ter (detta anche pace fiscale) per una vecchia cartella ex Equitalia riguardante contributi previdenziali (per errore non versati) nella gestione separata INPS, per i quali vorrei sapere se è possibile portarli in deduzione al reddito complessivo. Specifico che nel corso del 2019 ho già versato le prime due rate ed ho già calcolato la quota di contributi rispetto all'ammontare complessivo della rata eseguendo una proporzione.

    Volevo sapere:
    1) E' consentito dal fisco portare in deduzione le rate per contributi previdenziali INPS di una cartella ex Equitalia per la quale si è aderito alla rottamazione ter (pace fiscale)?
    2) Se tali deduzioni devono essere inserite nel quadro E casella 21;

    Grazie in anticipo.

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