Nuovi orari e nuove regole per le visite fiscali dal 2015. L'inps ha diramato le nuove regole per i lavoratori in relazione ai nuovi orari di reperibilità per le visite fiscali.
Attenzione, dunque, poichè i vecchi orari non valgono più. Occore informarsi per non incorrere in pesanti sanzioni e riduzioni dello stipendio. Nei casi gravi è possibile anche il licenziamento per giusta causa.
Vediamo, allora, quali sono i nuovi orari di reperibilità per i lavoratori.
Orari della visita fiscale per i dipendenti pubblici.
Stiamo parlando dei lavoratori del pubblico impiego, ovvero dipendenti statali, insegnanti, dipendendi degli enti locali, della pubblica amministrazione , vigili del fuoco, carabinieri, polizia, militari, dipendenti delle Asl, dei comuni, delle provincie e delle regioni, dei ministeri e cosi via.
Cosa prevede la nuova normativa inps?
Il dipendente pubblico deve essere reperibile 7 gioni su 7, compresi i giorni non lavorativi, i giorni festivi, i giorni prefestivi e i weekend.
Avete capito bene cari lettori. Una reperibilità ampissima rispetto ai vecchi orari vigenti prima del 2015.
Cosa prevede la nuova normativa inps?
Il dipendente pubblico deve essere reperibile 7 gioni su 7, compresi i giorni non lavorativi, i giorni festivi, i giorni prefestivi e i weekend.
Avete capito bene cari lettori. Una reperibilità ampissima rispetto ai vecchi orari vigenti prima del 2015.
Gli orari sono i seguenti: il dipendente pubblico deve essere reperibile da parte del medico fiscale che effettua la visita dalle ore 9 di mattina alle ore 13 pomeridiane per poi ritornare reperibile dalle ore 15.00 del pomeriggio fino alle ore 18.00.
Ogni dipendente pubblico, in queste fasce orarie, deve farsi trovare esattamente all'indirizzo indicato nella documentazione medica di malattia. La visita fiscale inviata dal proprio datore di lavoro o dall'inps può arrivare tutti i giorni in queste fasce orarie.
Eccesioni: attenzione, poichè non tutti i dipendenti pubblici devono rispettare gli orari appena riportati per le visite fiscali. Qualora il lavoratore si assenti per una delle seguenti ragioni non vi è alcun obbligo di reperibilità:
Ogni dipendente pubblico, in queste fasce orarie, deve farsi trovare esattamente all'indirizzo indicato nella documentazione medica di malattia. La visita fiscale inviata dal proprio datore di lavoro o dall'inps può arrivare tutti i giorni in queste fasce orarie.
Eccesioni: attenzione, poichè non tutti i dipendenti pubblici devono rispettare gli orari appena riportati per le visite fiscali. Qualora il lavoratore si assenti per una delle seguenti ragioni non vi è alcun obbligo di reperibilità:
a) malattie di entità rilevante per le quali sono necessarie cure salvavita (per esempio: trasfusioni di sangue, cure chemioterapiche, ecc.);
b) infortuni di lavoro;
c) patologie documentate e identificate le cause di servizio;
d) quadri morbosi inerenti alla circostanza di menomazione attestata;
e) gestazione a rischio.
Un'ultima causa di esenzione dall'obbligo di reperibilità entro gli orari previsti dalla visita del medico fiscale riguarda anche i dipendenti rispetto ai quali è stata già effettuata la visita fiscale per il periodo di prognosi indicato nel certificato.
Quindi, se nel certificato viene indicato un periodo di una settimana e si riceve la visita del medico fiscale il secondo giorno, per i giorni restanti decade l'obbligo di reperibilità e il lavoratore non è più obbligato a rispettare gli orari previsti dalla nuova normativa del 2015.
Orari della visita fiscale per i lavoratori privati.
Anche i lavoratori privati devono essere reperibili 7 giorni su 7, comprese le domeniche, giorni festivi, prefestivi ecc. Esattamente come previsto per il dipendente pubblico.
Tuttavia gli orari, per il lavoratore privato, sono diversi.
Il dipendente del comparto privato deve essere reperibile dalle 10 di mattina alle ore 12.00 e dalle ore 17.00 alle ore 19.00 del pomeriggio.
Cosa succede se il medico fiscale dovesse eseguire una visita e non trova il lavoratore presso la propria residenza?
Cosa succede se il medico fiscale dovesse eseguire una visita e non trova il lavoratore presso la propria residenza?
Qualora il lavoratore non si trovi presso l'indirizzo segnalato del certificato di malattia al momento della visita del medico, perderà il diritto al 100% della retribuzione per i primi dieci giorni di malattia. Per il restante periodo la retribuzione sarà erogata nella misura del 50%.
L'unico modo di evitare queste sanzioni sarà quello di avere preventivamente fornito regolare motivazione che giustifichi l'assenza del lavoratore dalla residenza negli orari previsti dalla visita fiscale.
In questo caso il lavoratore del comparto privato avrà sempre 15 giorni di tempo per provare la regolarità della propria assenza dal domicilio indicato e evitare in tal modo le sanzioni e la conseguente riduzione dello stipendio.
Attenzione a non farsi trovare ripetutamente assente durante gli orari della visita fiscale poichè la Corte di Cassazione ha indicato un nuovo orientamento con le ultime sentenze: l'assenza del lavoratore alla visita fiscale di controllo è sufficiente a integrare la giusta causa di licenziamento. Nel caso specifico relativo alla sentenza, ci si riferiva a un dipendente che durante il biennio era stato sanzionato per ben sei volte.
L'unico modo di evitare queste sanzioni sarà quello di avere preventivamente fornito regolare motivazione che giustifichi l'assenza del lavoratore dalla residenza negli orari previsti dalla visita fiscale.
In questo caso il lavoratore del comparto privato avrà sempre 15 giorni di tempo per provare la regolarità della propria assenza dal domicilio indicato e evitare in tal modo le sanzioni e la conseguente riduzione dello stipendio.
Attenzione a non farsi trovare ripetutamente assente durante gli orari della visita fiscale poichè la Corte di Cassazione ha indicato un nuovo orientamento con le ultime sentenze: l'assenza del lavoratore alla visita fiscale di controllo è sufficiente a integrare la giusta causa di licenziamento. Nel caso specifico relativo alla sentenza, ci si riferiva a un dipendente che durante il biennio era stato sanzionato per ben sei volte.
Lo stipendio durante il periodo di malattia
Durante il periodo in cui il lavoratore si assenta dal posto di lavoro a causa della malattia, lo stipendio non rimane costante; il livello della retribuzione scenderà in modo progressivo secondo questo schema:
a) lo stipendio resterà al 100% dal primo giorno fino al nono mese di malattia.
b) Dal decimo mese fino al dodicesimo mese lo stipendio scenderà al 90%.
c) Dal tredicesimo mese fino al diciottesimo mese la retribuzione scenderà al 50%.
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FRANCESCO PINNA, PROFESSORE DI ECONOMIA E DIRITTO, TRIBUTARISTA E BLOGGER PROFESSIONISTA, CHE HA SCRITTO PIU' DI DUEMILA ARTICOLI SU ARGOMENTI QUALI FISCO, DIRITTO TRIBUTARIO, ECONOMIA . |
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