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Le spese per l'affitto: come detrarre il canone di locazione pagato


I contribuenti che vivono in affitto, studenti, lavoratori, famiglie, possono ottenere una detrazione di imposta per le spese pagate detraendo in tal modo il canone di affitto versato.




Cosa occorre per detrarre i canoni di locazione? Quali condizioni e quali requisiti sono necessari? Vediamo di fare chiarezza e di spiegare brevemente quali tipologie di detrazione siano consentite in relazione agli affitti pagati.


Detrazione per gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale senza particolari forme contrattuali.

In tal caso l'unico limite è quello del reddito complessivo del contribuente. La detrazione sarà:

Euro 300 se il reddito complessivo non supera euro 15.493.71
Euro 150 se il reddito complessivo supera euro 15.493.71 ma non euro 30.987.41.

Non occorre che il contratto sia stato stipulato ai sensi della 431 del 9/12/1998 (si veda la Risoluzione n. 200 del 16 maggio 2008).
Qualora la detrazione spettante sia di ammontare superiore all’imposta lorda diminuita nell’ordine delle detrazioni di cui agli artt. 12 e 13 del TUIR è riconosciuto un credito di ammontare pari alla quota di detrazione che non ha trovato capienza nelle predetta imposta (Decreto 11/02/2008).


Detrazione per gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale locati con contratti in regime convenzionale.

Se avete un contratto di affitto stipulato il base all’art. 2, comma 3 e art. 4, commi 2 e 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431 vi spetta una detrazione che sarà:

Euro 495,80 se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro;
Euro 247,90 se il reddito complessivo supera 15.493,71 euro, ma non 30.987,41 euro.

Attenzione ai seguenti casi particolari:

La detrazione non spetta mai per i contratti di locazione stipulati tra un privato e un ente pubblico (si veda la Circolare 12.05.2000 n. 95, risposta 6.1.2, Circolare 14.06.2001 n. 55 e Circolare 14.05.2002 n. 48)
Se il contratto è cointestato la detrazione spetta al 50% a ognuno in relazione al loro reddito (si veda la circolare n. 247 del 29 dicembre 1999, alla risposta 1.2)


Detrazione per canoni di locazione spettanti a ai giovani per l'abitazione principale.

Questo è il caso di giovani che vivono in affitto e che hanno una età compresa tra i 20 e i 30 anni e per i quali spetta una detrazione di euro 991.60 se il reddito complessivo non supera gli euro 15.493.71.
Come detrarre le spese dell'affitto di casa
La detrazione spetta per le prime tre annualità. Attenzione poichè il requisito dell'età è soddisfatto anche se ricorre per una sola parte del periodo di imposta per il quale si richiede la detrazione (si veda a tal proposito la circolare n. 34 del 4 aprile 2008, alla risposta 9.2).
Se i giovani che vivono in affitto sono più di uno e uno di loro non ha i requisiti per l'età sopra riportati il secondo potrà usufruire della detrazione soltanto per la sua quota (si veda la circolare n. 34 del 4 aprile 2008, alla risposta 9.3)


Detrazione per canoni di locazione spettanti a lavoratori che trasferiscono la residenza per motivi di lavoro.

Questo è l'ultimo caso in cui è consentita la detrazione dei canoni di affitto pagati per l'abitazione principale e riguarda i lavoratori dipendenti che hanno trasferito la propria residenza nel comune di lavoro o in uno di quelli limitrofi nei tre anni precedenti a quello di richiesta della detrazione purchè il nuovo comune disti dal vecchio almeno 100 chilometri, e comunque al di fuori della propria regione ( si veda, per maggiori informazioni, la circolare n. 58 del 18 giugno 2001).
In tal caso la detrazione di imposta sarà:

Euro 991.60 se il reddito complessivo del contribuente non supera gli euro 15.493.71
Euro 495.80 se il reddito complessivo del contribuente supera 15.493,71 euro, ma non 30.987,41 euro.

Attenzione poichè questa detrazione non spetta ai titolari di partita iva ma soltanto ai lavoratori dipendenti. Restano esclusi anche i percettori di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (si veda la circolare dell'agenzia delle entrate n. 50 del 12 giugno 2002).

 Se hai un dubbio puoi porre un quesito in fondo alla pagina e ti risponderemo in giornata.



QUESTO POST E' STATO SCRITTO DA:
______________________________________________________________________________________________________________________________________
FRANCESCO PINNA, PROFESSORE DI ECONOMIA E DIRITTO, TRIBUTARISTA E BLOGGER PROFESSIONISTA, CHE HA SCRITTO PIU' DI DUEMILA ARTICOLI SU ARGOMENTI QUALI FISCO, DIRITTO TRIBUTARIO, ECONOMIA . 

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34 commenti:

  1. Buona sera. Ho la partita iva con il regime dei minimi. Risiedo a Firenze, ma per motovi di lavoro, lavoro a Milano ed ho preso in affitto un appartamento dove vivo. La residenza è sempre a Firenze, nell'appartamento di mia proprietà. Posso detrarre l'affitto dell'appartamento di Milano dai miei ricavi ?
    Grazie per la risposta.

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    1. Non potrà usufruire di questa particolare forma di detrazione per una serie di motivi (non usa l'immobile come abitazione principale) ma potrà detrarsi le spese dell'alloggio in cui ha sede la sua attività. Se la sede della sua attuale attività è milano potrà dedurre il 50% delle spese relative all'immobile (locazione e utenze, se a lei intestate). Diversamente continuerà a detrarsi le spese della sua residenza di firenze, qualora sia questa la sede della sua attività come minima.

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  2. Buongiorno, sto per affittare un appartamento alla cifra di 550 euro mensili con mia madre separata.
    Io ho 25 anni e sono disoccupata con retribuzione per altri 10 mesi, mentre mia madre è in mobilità retribuita per altri 14 mesi. non arriviamo a 20.000 euro annui. preciso che il contratto è standard 4+4 anni con proprietari due soci e non enti pubblici. Abbiamo diritto a qualche detrazione sull'affitto?

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    1. Se il suo reddito non supera euro 15.493.71. e il contratto di locazione è intestato a lei, potrebbe usufruire della detrazione spettante ai giovani di età compresa tra i 20 e i 30 anni. Sempre che vi sia imposta su cui far valere la detrazione. Se si ritroverà senza alcun reddito perderà anche il diritto alla detrazione. In questo ultimo caso si informi presso il suo comune per usufruire di eventuali agevolazioni per chi vive in affitto e si trova nello stato di disoccupazione.

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  3. Buona sera sono un libero professionista con regime dei minimi (5% Irpef). Il mio reddito è inferiore ai 15000 euro. Risiedo in un appartamento con la mia famiglia in locazione con regolare contratto (4+4) stipulato nel 2011. Avrei potuto usufruire della detrazione dei 300 euro nel modello unico? Grazie

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    1. No. Purtroppo il reddito da contribuenti minimi è soggetto a imposta sostitutiva mentre la detrazione d'imposta relativa alla locazione si applica soltanto alle imposte irpef normali. Se non ha altri redditi non potrà usufruire di nessuna delle detrazioni previste per le spese per l'affitto. L'unica cosa che potrebbe fare è, qualora il contratto sia intestato a lei (titolare del reddito soggetto a imposta sostitutiva), imputarsi le spese di affitto al 50% come uso promiscuo dell'abitazione per lo svolgimento dell'attività.

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  4. Salve, io sono titolare di partita Iva e risiedo in Calabria, ma da luglio lavoro a Roma e ho un regolare contratto d'affitto ( in una casa dove realmente vivo e lavoro). Per poter usufruire delle detrazioni devo per forza trasferire la residenza a Roma o c'è un'altra modalità? Grazie

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    1. Non ha specificato in che regime fiscale ha aperto la partita iva poichè se dovesse trovarsi nel regime dei minimi, per esempio, non avrebbe diritto a nessuna detrazione per gli affitti. In ogni caso, In ogni caso, se dovesse essere in regime ordinario e poter usufruire, dunque, delle normali detrazioni di imposta, il comma 1-quinquies dell’art. 16 del TUIR precisa che per abitazione principale si intende quella nella quale il soggetto titolare del contratto di locazione dimora abitualmente. Non specifica, però, se nella definizione di dimora abituale debba neccessariamente ricomprendersi anche la residenza anagrafica.
      Su questo aspetto, dunque, non saprei darle una risposta precisa a prova di contestazione.
      Posso comunque dirle che, in luogo della detrazione, potrà certamente detrarsi una parte delle spese del contratto di affitto come sede dell'attività (sempre che in agenzia delle entrate abbia fatto una regolare variazione dati iva spostando la sua sede dove dimora con contratto di affitto). In tal modo non recupererà parte delle spese sotto forma di detrazione ma sotto forma di onere deducibile dal reddito dell'attività che svolge come titolare di partita iva.

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  5. Buonasera, sono un 23enne libero professionista in regime dei minimi (partita iva aperta nel 2014). Ho una/due domande molto importanti di cui nessuno sa darmi risposta. Ho la residenza a Genova, dove vivevo con la mia famiglia fino a qualche mese fa, e ora vivo e lavoro a Torino.
    1) Volevo sapere se mi è possibile scaricare l'affitto dell'appartamento di Torino dato che sono un lavoratore fuori sede, avendo la residenza a Genova. E' possibile?
    2) Se il contratto di locazione è intestato al mio coinquilino (che oltre al nome e cognome risultano scritti tutti i suo dati come il Codice Fiscale)invece io compaio solo all'Art.4 quando si descrive la destinazione d'uso dell'immobile (in pratica c'è scritto che oltre al mio coinquilino in questa casa ci vivo anch'io..però sono indicati solo il mio nome e il mio cognome e nessun'altro dato) posso scaricare l'affitto comunque? O l'Agenzia delle Entrate potrebbe fare qualche storia?
    Grazie per la disponibilità, buon lavoro e cordiali saluti.

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    1. Francesco Pinna può gentilmente rispondere anche alla mia domanda? Grazie

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    2. Salve, non conoscendo bene la situazione contrattuale e trattandosi di una situazione un pò ambigua non potrei darle una risposta certa e univoca. Mi limito a dirle questo: innanzitutto non rileva la residenza ma la sede dell'attività. Occorre che lei modifichi la sede attraverso il modello di variazione dati iva, inserendo come nuova sede dell'attività libero professionale il suo nuovo domicilio. Fatto questo, l'agenzia avrà, come nuova sede, l'appartamento di torino. Per potersi regolarmente scaricare parte dei costi dell'affitto (come uso promiscuo dell'abitazione) occorre che lei abbia delle ricevute a lei intestate. Si faccia rilasciare una ricevuta dal proprietario di casa per la sua quota e paghi, se è possibile, in modo tracciabile (assegno, bonifico). In tal modo avrà una ricevuta (si faccia mettere il bollo dal proprietario se supera gli euro 77.47) con cui potrà giustificare il costo sostenuto. A questo punto, con regolare sede dell'attività presso il suo domicilio, con ricevuta pagata telematicamente e dunque con pagamento tracciabile e documentato, con il contratto di locazione registrato in cui risulta che lei è un inquilino, dovrebbe avere tutta la documentazione sufficiente per una eventuale controllo e contestazione.

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  6. Salve, sono una donna che ha tre figli minori e si è lasciata dal convivente da circa tre anni. Il contratto d'affitto è rimasto intestato al convivente che non ha più la residenza, io pago regolarmente il canone. Chiedo in che misura posso detrarre la spesa superando di poco la cifra di €. 15493,71

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    1. Non ho elementi per dirle se, ai fini della detrazione, occorra essere intestatari del contratto di locazione o meno. Per cui, non saprei dirle, con esattezza, se lei abbia diritto o meno ad usufruire della detrazione. Si rivolga ad un caf e senta cosa le dicono. Nel caso le chiederanno di modificare l'intestazione del contratto di affitto a suo nome.

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  7. Sono una ragazzi di 28 anni vivo e lavoro a roma e ho un cotratto di locazione. La mi residenza è a Termoli. Posso usufruire della detrazione?
    Grazie

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    1. Certo. Se possiede un contratto di locazione registrato potrà usufruire di una detrazione che, in caso di incapienza si trasforma in un credito di imposta.

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  8. Se per lavoro ci si trasferisce a più di 100 km e si stipula regolare contratto d'affitto (4+4) ma non si trasferisce la residenza, a quale detrazione si ha diritto?

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    1. Dipende dal tipo di contratto di affitto e dall'età del locatario. Sopra sono riportati i diversi casi in base alle diverse tipologie contrattuali e all'età degli inquilini.

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  9. Quattro studenti hanno stipulato un contratto d'affitto (4+4). Mio figlio, che fa un dottorato di ricerca con borsa di studio, è subentrato ad uno di loro. Posso considerarlo ancora a carico? Posso considerare in detrazione il suo contratto d'affitto? Eventualmente con quale modalità tra quelle sopra esposte? Lui ha 29 anni.

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  10. Si possono detrarre i canoni di fitto relativi ai tre anni precedenti in quanto non sono stati inseriti nel 730.
    Grazie mille

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    1. Potrà fare un modello unico 2015 integrativo entro settembre 2016 per i canoni del 2014 (che doveva dichiarare nel modello 730 2015) e inserire quelli del 2015 nel modello 730 2016 di quest'anno.
      Quelli del 2013 vanno persi.

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  11. Gentilissimo,
    sono un libero professionista con P.IVA a regime minimi 2014. Ho preso in locazione un'abitazione, per la durata temporale di 18 mesi (canone concordato) a 80 km di distanza dalla sede del mio domicilio civile e professionale. Al fine di detrarre il 50% del canone di locazione e delle utenze, per le quali sto effettuando la voltura intestandole a me, Le chiedo se devo necessariamente trasferire la sede professionale nel nuovo domicilio e/o traferire la mia residenza.
    Le ringrazio anticipatamente

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    1. Se volesse scaricarsi le spese dell'abitazione come inerenti l'attività (utenze, affitto ecc) dovrà limitarsi a fare una variazione dati iva relativa alla sede dell'attività. La residenza non rileva.

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    2. Grazie per la tempestiva risposta. Non ho specificato che il contratto prevede l'opzione di cedolare secca. Essendo libero professionista e nei minimi, non ho diritto ad alcuna detrazione, tantomeno di €991,60 pur non avendo compiuto 31 anni alla data della stipula del contratto. E' corretto (purtroppo) quanto dico?

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  12. Salve, ho 28 anni e non ho redditi per il 2015, ma ho un contratto di locazione sin dal 2014. Posso fare la dichiarazione dei redditi per recuperare la detrazione che mi spetta? Posso recuperare anche quella del 2014?
    Inoltre da quest'anno sono grafica illustratrice ed emetto ricevute esenti da partita IVA per cessione dei diritti d'autore. Nella dichiarazione dell'anno prossimo posso detrarre il canone di locazione?

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  13. Buongiorno, sono titolare di Partita iva con regime ordinario. Attualmente Vivo e lavoro nello stesso appartamento, ma entro poche settimane affitterò un secondo appartamento ad uso esclusivo di ufficio. La mia residenza rimarrà nel primo appartamento dove abiterò solo e nel secondo svolgerò la mia attività lavorativa. Ho diritto a detrarre il 100%dei costi di locazione ed eventuali spese (acqua/luce/gas/telefono etc..) di questo secondo appartamento considerando che sarà adibito solo alla mia attività? Ci sono cose particolari che devo fare per effettuare correttamente la procedura? La ringrazio anticipatamente per la sua cortese risposta.

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  14. Buongiorno,
    Sono un ragazzo con partita iva in gestione separata, condivido un appartamento a Milano in affitto con altri 2 inquilini, l' appartamento lo uso per dormire durante la settimana e lavorare ed è registrato come sede operativa. La mia residenza è in un altro comune. Noto ora dal contratto che il proprietario ha deciso di applicare in contratto la cedolare secca. Posso comunque dettarre il 50% della mia quota di affitto come spese affitto abitazione?

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  15. Buongiorno,
    nel mio caso sono un'insegnante di lingue appena trasferito a Milano da Firenze, senza partita IVA, che offre le sue prestazioni con contratti di consulenza dove il committente paga la ritenuta d'acconto.
    Affitto una stanza in casa della proprietaria, a me non è intestata alcuna bolletta.

    Mi spettano detrazioni fiscali comunque?

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  16. Buongiorno,
    ho un regolare contratto di affitto nella città di Bologna dove esercito la professione di odontoiatra in regime di partita IVA. La mia residenza non coincide con la città in cui lavoro. E' possibile la detrazione fiscale delle spese di affitto?

    Cordialmente ringrazio

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  17. Buongiorno,

    Ho 50 anni vivo e lavoro a Napoli, ma ho la residenza in provincia di Campobasso. Posso usufruire della detrazione fiscale del canone di affitto? Grazie mille.

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  18. Buongiorno, sono titolare di Partita iva con regime ordinario.
    Fino ad ora ho vissuto e lavorato in un appartamento, di mia proprietà, ad uso promiscuo a Milano, salvo spostamenti in giornata per lavoro presso dei clienti in Lombardia, Veneto e Piemonte. Sto ancora detraendo le spese per la ristrutturazione che ho fatto.
    Da qualche mese ho un cliente nella Regione Marche con cui ho un contratto di consulenza per un anno. Non è l’unico mio cliente ma è il principale come impegno temporale (che un buona parte devo fare nella sua sede) e come impatto economico.
    Ho preso in affitto per un anno un appartamento in un Comune limitrofo al cliente e ho attenuto uno spazio in un Coworking di proprietà del cliente (contratto di affitto gratuito fintanto che permane la collaborazione).
    Mi hanno parlato della possibilità che hanno i liberi professionisti di detrarre il 50% del costo di un affitto se per seguire un cliente prendono un appartamento in un’altra Regione, con una distanza superiore ai 100KM, e non cambiano la residenza. Il commercialista che mi segue però mi ha detto che dovrei cambiare la residenza. Ho provato a cercare ma non ho trovato riferimenti se non su questo sito.
    Posso detrarre l’affitto dell’appartamento? Nel contratto ho fatto inserire che prendevo questo appartamento perché mi serviva come abitazione per motivi lavorativi. Devo cambiare la residenza?
    Se la collaborazione dovesse continuare mi piacerebbe affittare il mio immobile a Milano. Cambierebbe qualcosa ai fini delle detrazioni?
    Grazie in anticipo e buona giornata

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  19. Buongiorno, sono dipendente ed unico titolare del contratto di locazione; vorrei detrarre le spese dell'affitto mediante il modello 730, ma, nonostante abbia provato a cercare una soluzione al quesito spulciando tra gli articoli della legge 431 del 98, non riesco proprio a capire se l'opzione "cedolare secca" corrisponda alla dicitura "contratti in regime convenzionale", caso che garantirebbe una maggiore detrazione. Potreste darmi una mano? Grazie mille
    Massimo

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  20. Posso scaricare l' affitto degli anni passati? Grazie.

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  21. Buon pomeriggio
    volevo porre la seguente domanda
    mia sorella ed io siamo cointestatarie di un contratto di affitto 4+4 ed utilizziamo l'abitazione come principale pur non avendo fatto il cambio residenza
    possiamo usufruire della detrazione in fase di unico pf 2019 rif. rigo RP71 PARI A 300 euro al 50% poichè i nostri redditi da lavoro 2018 non superano i 15.000,00
    grazie per la risposta

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  22. Gentilissimi
    scrivo per chiedere chiarimenti in merito alla possibilità di usufruire del trasferimento del credito d'imposta al 60% sugli affitti per l'emergenza COVID, come enunciato nel DL RISTORI art. 8, comma 2 per i mesi di ottobre novembre dicembre 2020 ed eventualmente anche per i mesi di marzo aprile e maggio 2020 come enunciato dal precedente DL RILANCIO.
    Abbiamo esigenza di capire, nel caso la possibilità enunciata sia concretamente realizzabile, come trasferire alla proprietà detto credito d'imposta, ottenendo così uno sconto sui canoni di locazione, consideato che la spesa per i medesimi è attualmente INSOSTENIBILE a causa della TOTALE sospensione delle nostre attività dovuta all'emergenza sanitaria tuttora in atto.
    Restiamo in attesa di un vostro gentile riscontro.
    Cordialmente
    Chiara Santel, Vicepresidente Slip asd e ps (Torino)

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